Marina Martorana è giornalista di attualità, autrice di manuali/saggistica e consulente di comunicazione
Articoli recenti

car sharing

Autostop tra sconosciuti via Internet

autostopCara signora Martorana, le scrivo perché mia figlia che ha 21 anni ed è una bella ragazza si è iscritta a www.blablacar.it ( il sito di autostop tra sconosciuti di cui anche lei ha scritto!) e ha ottenuto un passaggio in macchina per Parigi, da parte di T.R. ( non pubblichi il nome!!)  un rappresentate di Torino che ha quasi 30 anni e  fa la tratta per motivi di lavoro. Divideranno le spese di benzina e autostrada. Noi abitiamo a Pinerolo e si è offerto persino di passare a prenderla sotto casa. Io sono preoccupatissima. Ogni giorno in tivù si sente di tutto, è come se fossero diventati tutti pazzi! , e io mi chiedo: ma una persona per risparmiare deve rischiare di mettersi nei guai? Avevo detto a mia figlia che le avrei pagato il biglietto per andare a Parigi, vuole vedere una mostra, invece si va a iscrivere a Blablacar. Sia sincera signora Martorana, lei ha mai usato questo sito? Grata di una sua risposta, la saluto Elena
Cara Elena, per carità, la mamma è la mamma. Capisco la sua apprensione materna e ha ragione, i tempi cambiano. Ma se il momentaccio socioeconomico che viviamo sta generando nuovi mostri, è anche vero che crea nuovi stili di vita. Tra questi, in aiuto dell’ambiente e delle tasche, oggi spicca il car sharing in ogni sua declinazione, una è appunto l’autostop organizzato via Internet. Non ultimo, le ricordo che troppi fattori nella vita sono imponderabili. Purtroppo, anche appena usciti di casa si può essere tirati sotto da un ubriaco/drogato/depresso al volante. Da quanto mi scrive, lo sconosciuto che darà un passaggio a sua figlia non mi sembra esattamente un tipo sospetto: dichiara il suo nome, cognome, data di nascita, città, lavoro e passerebbe a prendere la ragazza sotto casa, quindi sotto agli occhi di tutti. Certo, può essere una gentilezza come un’esca per poi adescarla con più facilità. Già, chi può dirlo? E chi può sapere come andrà a finire, magari un domani si sposeranno. Oppure si saluteranno con simpatia ma no, forse con formale distacco dopo aver chiacchierato del più e del meno da Torino a Parigi. Cara Elena, sinora non ho mai avuto occasione di usare Blablacar – che non è il solo portale di autostop on line –  ma lo farei o lo farò. Con le debite precauzioni e verifiche, come mi pare abbia fatto sua figlia che sa praticamente tutto di chi le darà il passaggio. In compenso ho fatto spesso l’autostop, viaggiando. Per me – e non solo per me –  non rappresenta solo un risparmio di denaro e di CO2, ma anche la condivisione del percorso, del tempo, delle informazioni. E’ una piccola avventura di vita che non mi sembra più rischiosa di mille altre situazioni arcinote, tra cui andare in discoteca o a feste con nuovi amici, uscire tra donne la sera e via narrando. Mi faccia poi sapere come è andata. In bocca al lupo e.. stia tranquilla

Condividere l’automobile è di gran tendenza

condivisioneMezzo pubblico o privato? Andiamo oltre. L’economia dello sharing si fa sempre più largo nella nostra società. In primis è anti-spreco, o meglio i motivi principali sono sempre i soliti: risparmiare su costi/spese e aiutare l’ambiente a non languire asfissiato dal CO2. Così la mobilità sostenibile si sta inserendo a pieno titolo nel settore automobilistico: nonostante ovunque troneggino maxi pubblicità di nuove auto scintillanti da acquistare, la tendenza reale è di condividere la macchina in mille occasioni, dal lavoro a studio e viaggi/tempo libero. Milano, impegnatissima a organizzarsi al passo coi tempi in vista dell’Expo 2015, tra le altre ha lanciato di recente un nuovo sistema alternativo alla proprietà della macchina per spostarsi comodamente tra città, Provincia e Regione: il noleggio di un veicolo elettrico, quindi ecologico. Si chiama E-Vai ed è integrato a Trenord, il servizio regionale dei treni lombardo. Nel sito tutte le info per chi è interessato e i tanti vantaggi concorrenziali offerti per incentivarne l’uso. Tra cui a Milano, e negli altri comuni convenzionati, si può accedere liberamente  alle corsie preferenziali e alle ZTL ( zone a traffico limitato). Non certo ultimo, si può parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu e gialle. Senza contare che si paga solo l’utilizzo effettivo della vettura, evitando di sostenere i costi fissi di manutenzione, tasse e assicurazione ben noti a chi possiede una macchina. L’idea dell’automobile collettiva ( carpooling) o dell’autostop organizzato on line tra sconosciuti che percorrono le stesse tratte è presente da tempo in Italia, anche per condividere viaggi all’estero dimezzando le spese vive. Molto cliccato il portale Bla Bla Car  per chi cerca e per chi offre un passaggio.  Ma non solo. Consiglio di dare poi un’occhiata a Carpooling e Bring-Me  e magari di provare a utilizzarli