Marina Martorana è giornalista di attualità, autrice di manuali/saggistica e consulente di comunicazione
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Perché scrivo gialli

Già, bella domanda. Potrei rispondere istantaneamente in almeno una trentina di modi, i gialli mi piacciono, mi attizzano, mi intrigano, mi affascinano, mi coinvolgono, mi danno energia, mi regalano chiavi di comprensione sulla natura umana, mi fanno riflettere sulla precarietà del vivere, mi allertano sulla mala-società. Non so però se amo di più scrivere le storie in sé o assaporare il forte messaggio che veicolano: trionfa la giustizia. I veri carnefici non restano impuniti. E i presunti tali non finiscono in galera. Perché qualcuno scopre, appunto, che non hanno commesso loro quel reato. Almeno sulla carta c’è sempre una detective appassionata e determinata che fiuta e stana la verità, come la mia Teresa Leone che veste solo di blu per senso pratico (vedi foto del quadro La Parisienne di Renoir). E’ idealmente consolante. Il mondo ahinoi pullula di crimini e di criminali, mezze tacche o geni del male, a piede libero. Squilibrati mentali, super-fragili, psicopatici affollano la realtà, generando fatti tristemente noti..basta leggere i giornali per imbattersi nella più sfrenata cronaca nera quotidiana anche nella pagine della bianca o della rosa. Uso di droghe pesanti, di alcool, abuso di farmaci neurolettici. Violenza fisica oppure psicologica, spesso entrambe convivono nella stessa vicenda. Furti, sequestri di persone, stupri, botte, pedofilia, minacce, ricatti, sfregi, omicidi. E la maggior parte delle volte non si saprà mai “chi è stato per davvero”.  Per una miriade di motivi oggettivi e soggettivi, che spaziano da pura incompetenza a burocrazia paralizzante, disattenzioni, ritardi, disguidi, mancanza di personale, carenza di mezzi tecnologici, scarsa o nulla conoscenza di criminologia (e psicologia in generale). Invece, in ogni romanzo giallo o serie tivù che si rispetti l’investigatore o l’investigatrice creati dall’autore/sceneggiatore scopre il colpevole. Insomma, scrivo gialli perché appaga il mio senso di soddisfazione morale.

Un’allegra serata culturale ad Angera il 26 novembre

Arte e Letteratura.. fanno rima con Cultura

Intrigo internazionale sul Verbano - Marina MartoranaSabato 26 novembre ad Angera (VA) due eventi in uno: l’artistaposeidone Luca Francocci espone le sue ultime opere e la scrittrice Marina Martorana presenta il suo nuovo romanzo giallo, Intrigo Internazionale sul Verbano

Vernissage con due eventi in uno. Una serata interessante per chi desidera ampliare in modo social e informale il suo patrimonio di conoscenza, quella in programma sabato 26 novembre dalle ore 19 al Kilino Cafè Art & Gallery, in piazza Garibaldi 29 ad Angera.

Il locale fashion sull’affascinante lungolago angerese ospiterà infatti, tra drink e snack, le ultime novità di due talentuosi personaggi della provincia di Varese. Uniti, oltre che dall’amicizia, dalla passione per il creare. Il libro dell’autrice verrà proposto tra le opere dell’artista, in un’atmosfera di intense pennellate e virtuosismi estetici, per dar vita a una kermesse che coniuga l’arte con la letteratura. E sottolineare, così, l’importanza degli aspetti culturali nella quotidianità

II duplice evento sarà presentato da Maria Giulia Baiocchi, giornalista e scrittrice di Luino

Luca Salvatore Francocci, di Osmate, è un eclettico figurativo con oltre cinquanta mostre al suo attivo, tra personali e collettive. Non solo pittore, ha sviluppato nel suo percorso artistico varie forme di espressione tra cui illustrazione, grafica, copertine per volumi, allestimenti scenici in grandi hotel, fotografia. Assistente universitario di disegno animato con il mitico Cavandoli, Francocci ama i ritratti e per idearli si ispira in particolare a fonti letterarie.

Marina Martorana , giornalista, scrittrice e consulente di info-comunicazione, vive a Brebbia. Ha lavorato dal 1989 al 2014 al Corriere della Sera e scritto una ventina di testi di saggistica. Intrigo Internazionale sul Verbano – Pietro Macchione Editore – è il suo secondo giallo, ambientato come il primo ( Morte sul Verbano) sulla sponda lombarda del lago Maggiore e nei suoi bellissimi dintorni. Scenari ricchi di storia, arte e natura ma non tanto conosciuti. Per renderli più noti, ha inventato uno staff investigativo che si muove nell’area lacustre della provincia di Varese