Marina Martorana è giornalista di attualità, autrice di manuali/saggistica e consulente di comunicazione
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Brebbia, l’ombelico dell’info-communication

brebbia-churchBrebbia, l’ombelico dell’info-communication è la nuova newsletter di Studio 21 Brebbia. Qualche cenno tra passato e presente di un aspetto fondamentale e senza tempo tra persone, Enti, Aziende..appunto, il comunicare.

L’unico grande problema della comunicazione è l’illusione che abbia avuto luogo. (George Bernard Shaw)

NEWSLETTER 1- gennaio 2017

 COMUNICARE… UN’ESIGENZA CHE NASCE NELLA NOTTE DEI TEMPI

La comunicazione, verbale, gestuale o scritta, è nata con il mondo e si è evoluta di pari passo, assumendo proporzioni sempre più globali in relazione a ogni nuova scoperta tecnologica. La parola deriva dal greco antico koinòs, che significa ‘mettere in comune’. E poi dal latino, cum (con) e munire (legare, costruire) e ancora da communico, mettere in comune, far partecipe, che a sua volta deriva dall’aggettivo communis, comune, che appartiene a molti e significa anche affabile, cortese, come dal sostantivo: comunità, nazione, bene comune. In prima sintesi, è l’insieme dei fenomeni che comportano la distribuzione di informazioni.

communicationLA SCRITTURA PER TRASMETTERE INFORMAZIONI

Dai segnali di fumo gestiti con fiamma più alta o bassa, oppure intensa o tenue agli ideogrammi – che non rappresentano icone né hanno legami con quanto raffigurano ma sono segnali convenzionalizzati, intorno al 3500 a.C , in Mesopotamia, si passa all’elaborazione del primo sistema di scrittura, basato su ideogrammi.

UN ANEDDOTO PER SOTTOLINEARE L’IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE CONVENZIONALE

La storia delle comunicazioni ricorda un aneddoto drammatico in quel mondo greco in cui gli eventi tanto bene s’intrecciano con leggenda e mitologia: la morte di re Egeo, suicida in mare a causa di un’errata notizia pervenutagli a distanza. Il figlio Teseo, infatti, al ritorno dall’impresa vittoriosa contro il Minotauro, aveva dimenticato di sostituire le vele nere con quelle bianche. Segnale che avrebbe dovuto far intendere da lontano al padre sulla terraferma che la missione era perfettamente riuscita e lui era salvo.communication-2

L’AVVENTO DELLA STAMPA E LA NASCITA DEI LETTERATI

Ma facciamo un grande salto in avanti in Europa. Verso la fine del Quattrocento l’artigiano orafo tedesco Gutemberg inventò i caratteri mobili in metallo per la stampa. Va detto che la stampa cinese, realizzata con tasselli di argilla o di legno, era già in atto da circa cinque secoli. Comunque, la nuova tecnologia ebbe una diffusione europea rapidissima: nel 1500 si contavano stamperie in 242 città. Così la trasmissione fa un grosso balzo in avanti. La riproduzione dei testi scritti si sposta dallo scrittoio dell’amanuense all’officina dello stampatore. Inoltre, con la stampa viene a crearsi una nuova classe d’intellettuali, gli uomini di lettere. Prima di allora era la Chiesa che monopolizzava i letterati, patrocinati a volte anche dal mecenatismo aristocratico e borghese. Presto anche l’editore diventa una sorta di mecenate legato alla nascente economia di mercato. Non va dimenticato, infine, che durante l’Illuminismo scrivere diventò una vera e propria carriera intrapresa da decine di pensatori, filosofi, intellettuali e scienziati. Tuttavia, la rivoluzione della stampa non si verificò nell’arco di una generazione. Ci vollero 200 anni perché i cambiamenti introdotti dalla stampa nella società e nel campo della conoscenza fossero definitivamente sistematizzati.

Sogno: la Costa Fiorita tipo una Manhattan nel green

lisanz 005Come sarebbe bello rivitalizzare la lussureggiante Costa Fiorita tipo italica Manhattan..ma nel green! Senza costruire niente, mantenendo intatta questa spettacolare natura ancora incontaminata…semplicemente, valorizzando la realtà della sponda lombarda del lago Maggiore con la info-comunicazione. E no, proprio no, nulla di americano, tutto made in Italy e qui, in provincia di Varese. Un evento a ogni cantone: aperitivi, festival, iniziative letterarie, musica, rassegne artistiche, happy hour con prodotti tipici…e farmers market, vendite dirette di tipicità, degustazioni. C’è tutto, ma non tutti lo sanno o lo valorizzano. Oltre alle persone che abitano in zona ( che perlopiù non sono informate di quanto avviene intorno a loro), tanti turisti sarebbero piacevolmente catalizzati dalle varie kermesse. Con uno sviluppo socioeconomico del territorio estremamente utile a chiunque. D’accordo, è un sogno e chissà, probabilmente resterà tale. Ma si può provare a concretizzarlo, con l’aiuto di chi ci crede

Studio 21 e la valorizzazione della realtà

sunset 005C’è curiosità in giro per Studio 21, anche se non è chiaro a tutti di cosa si occupi la nuova attività giornalistica di info-comunicazione che sta nascendo lungo la Costa Fiorita. Provo a spiegarlo nel modo (spero) più semplice e mi scuso con chi, invece, conosce perfettamente il busillis. La mission di Studio 21 è quella di valorizzare la realtà, l’esistente, quanto oggettivamente c’è. Fantasie e voli pindarici non fan parte del giornalismo. E allora, come? “Fabbricando” una notizia.

La notizia, sempre in gran sintesi e per esemplificare, è un fatto drammatico, politico, economico, di attualità appena accaduto o che avverrà, dunque una novità per chi legge website link. Il giornalismo vive di notizie e, quando non ce ne sono abbastanza da riempire tra cronaca e commenti un intero giornale, le “fabbrica”. Fermo restando che un giornalista si muove solo nella realtà e prende spunto da numeri, eventi, dettagli, curiosità, persone reali, importante da sottolineare per non confondere il giornalismo con la pubblicità.

Un esempio molto in voga nelle redazioni per non lasciare pagine vuote è di guardare il calendario e, in base alla data, produrre articoli di stagione: i migliori regali di Natale tecnologici, come allestire al meglio la tavola pasquale, come trascorrere in città il week end del 1° maggio. Sulla stessa scia, dando dati statistici provenienti da fonti sicure, il giornale farà un reportage sulle mete vacanziere più ambite quell’estate come pure racconterà, magari con qualche intervista a personaggi noti, quanti italiani andranno all’estero e quanti resteranno in Italia…

Nel caso di una consulenza di comunicazione giornalistica è fondamentale quindi “fabbricare” una notizia, creare una novità su parametri reali (talvolta s’individua e valorizza un aspetto esistente) per dar risalto all’iniziativa di azienda/ente/associazione.

L’impresa, attuando le specifiche tecniche di visibilità e appeal di cui abbiamo parlato prima, si porrà al pubblico con una nuova veste, per espandersi sul mercato con la forza della sua stessa rinnovata immagine.